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Ubuntu Eee è una distribuzione dedicata all'asus Eee PC basata su Ubuntu Netbook Remix che utilizza come ambiente desktop Gnome. Per installare questa distro sul nostro eee pc si possono seguire due metodi:

  • Connettere al netbook un lettore CD/DVD esterno.
  • Usare una chiavetta USB da almeno 1 GB.
 Se non si dispone di un lettore cd esterno l'unica posssibilità rimane ovviamente la chiavetta usb che si può recuperare facilmente o comprare a basso prezzo.
Ecco dunque come procedere:
Colleghiamo la chiavetta al netbook e, dopo aver verificato che sia stata montata con successo, apriamo il terminale e inseriamo il seguente comando:
mount I grep /media/disk | cut -f 1 -d ' '
NOTA: Il carattere tra gli apici è uno spazio.

Dopo aver eseguito il comando otterremo in output il file associato al dispositivo. Ad esempio /dev/sdb1.
Prendiamo nota di questa informazione in quanto servirà in seguito per identificare il pendrive. Scarichiamo ora l'iso della distribuzione al seguente indirizzo. Ci servirà anche il programma Unetbootin per copiare sulla chiave usb l'immagine di Ubuntu Eee e il bootloader necessario all'avvio della distro.

Dalla shell installiamo ora qualche pacchetto ausiliario con il seguente comando:
sudo apt-get install syslinux p7zip-full
Entriamo ora nella directory in cui il browser salva i download completati e inseriamo questi comandi:
sudo chmod +x unetbootin-eeeubuntu-linux-276
./unetbootin-eeeubuntu-linux-276
Nella finestra di Unetbootin selezioniamo l'opzione Diskimage e inseriamo la posizione sul disco dell'immagine iso della nostra distro. Come drive scegliamo invece il file dispositivo della chiavetta che avevamo ottenuto in precedenza. Per esempio /dev/sdb1.
Successivamente premiamo sul pulsante OK per copiare sulla chiavetta l'immagine iso e il bootloader. Pramiamo infine il tasto Exit per uscire.
Terminati tutti i passaggi scolleghiamo la nostra chiavetta dal pc e inseriamola nel nostro Eee PC. Avviamo il nostro netbook tenendo premuto il tasto Esc per accedere al menù che ci consentirà di scegliere il dispositivo da cui effettuare il boot. Ovviamente scegliamo la modalità via usb per avviare la nostra ubuntu Eee pc. Possiamo scegliere di utilizzare la nostra distro in modalità live o installarla cliccando sull'icona Install.

Quando avviamo la nostra distro linux Gnome caricherà un programma chiamato GDM (Gnome Display Manager) che ci chiederà di inserire nome utente e password per accedere al sistema (su KDE il programma che svolge questa funzione è K Display Manager). Per effettuare il login in automatico possiamo utilizzare il programma gdmsetup e dalla scheda Sicurezza abilitare la modalità di accesso automatico. In questo modo l'utente specificaro viene autenticato senza inserire nome utente e password.

Tutti i computer connessi in rete sono dotati di uno specifico indirizzo IP formato, in riferimento al protocollo IPv4 (più diffuso al momento rispetto al IPv6), da una stringa composta da quattro serie di tre numeri separati da punti dove ogni serie può variare da 0 a 255. Ad ogni indirizzo IP, grazie al sistema DNS (Domain Name System), è stato associato un relativo nome di dominio. In questo modo possiamo accedere a google con il suo nome di dominio google.it anzichè con il suo indirizzo IP 10.70.35.125. Spesso, nella configurazione di alcuni programmi o servizi, è però utile conoscere l'indirizzo IP di un nome di dominio e, per individuarlo, ci basterà aprire il terminale e inserire il seguente comando host nome_dominio.

Esempio

host google.it

Se sulla nostra macchina abbiamo installato due o più sistemi operativi può capitare che eseguendo il boot su uno di essi, al successivo boot sull'altro sistema operativo, le impostazioni riguardanti l'orologio risultino differenti provocando una inesatta visualizzazione dell'ora. Ciò accade perchè esistono due modalità diverse in base alle quali il nostro sistema operativo calcola l'ora attuale. La prima si basa sul meridiano di Greenwich ed è nota come GTM (GreenwichMean Time) mentre la seconda calcola l'ora in base al fuso orario locale. Se nei sistemi operativi, installati su una macchina, la modalità di calcolo dell'ora attuale non corrisponde si può verificare questo fastidioso problema. Se il nostro secondo sistema operativo è Windows, il quale utilizza la modalità locale, per risolvere il problema ci basterà editare il file clock presente nella cartella /etc/sysconfig all'interno del nostro sistema GNU/Linux. Apriamo quindi il file con l'editor di testo ed individuiamo la stringa HWCLOCK e modifichiamo il parametro -u (che sta per la modalità GTM) con --localtime. Al successivo boot l'ora dei due sistemi operativi sarà ora sincronizzata.

Spesso può esserci utile verificare il contenuto di un'immagine ISO senza però sprecare un CD/DVD. La procedura è molto semplice e consiste nel creare una directory che verrà usata dal sistema per montare la nostra immagine e renderne accessibile il contenuto.
Creiamo la cartella con il seguente comando mkdir /iso_virtuale e successuvamente inseriamo quest'altro comando:

Mount -t iso9660 ./immagine_iso /iso_virtuale -o loop

Il parametro -t specifica il tipo di file system dell'immagine.Esso non è tuttavia obbligatorio in quanto il sistema provvederà in automatico a identificare il file system. L'opzione -o seguita dalla direttiva loop servono invece a trasformare l'immagine in un device a tutti gli effetti come si si trattasse di un lettore CD/DVD.

Oggi Mircrosoft ha rilasciato l'ultima versione della sua suite di prodotti "live" ora denominata Windows Live Essential. Si tratta dell'ultimo rilascio prima della versione finale. Al suo interno la suite presenta anche l'ultima versione di Windows Live Messenger 2009 che porta con se una migliorata veste grafica e maggiore stabilità. Rispetto alla predente build sono stati corretti inoltre ben 120 bugs compresi il fastidiosissimo errore nella visualizzazzione delle icone personalizzate e il bug che faceva crashare il software non appena si avviava Windows Media player con il plugin per la musica attivato.


 
 



Ecco una raccolta di tuti e 30 i Wallpapers presenti nella build 6956 di Windows 7.

Se capita di dimenticare la propria password di root è sempre possibile accedere al sistema tramite una facile procedura che implica l'utilizzo del Grub. Ecco come procedere:
Quando il boot loader sta per essere caricato entriamo nella modalità di controllo premendo il tasto Esc e successivamente,per poter modificare la configurazione del Grub e scegliere il kernel, premiamo il tasto E. Selezioniamo ora la linea da modificre premendo nuovamente il tasto E, inseriamo poi a fine riga la seguente stringa.

rw init=/bin/bash
Carichiamo ora il sistema tramite la pressione del tasto B ed otterremo una shell con i privilegi di root. Ora siamo nelle condizioni di impostare una nuova password di root eseguendo il seguente comando:

passwrd nome_utente
nuova_password
Riavviamo ora il sistema per accedere come root e con la nuova password al nostro sistema.


Da oggi Android è disponibile anche per HTC Touch. Un utente del forum XDA ha infatti convertito il sistema operativo di casa Google per l'HTC Touch. Il dispositivo sembra funzionare correttamente eccetto per quanto riguarda le funzioni di GPS, Bluetooth e USB le quali non sono ancora state correttamente implementate. Qualche bug è ancora presente nella gestione dello schermo QVGA.
Via

Dopo 4 mesi dall'ultimo rilascio ecco finalmente pronta la beta 2.5 di Skype per dispositivi Windows Mobile. Purtroppo le novità sono veramente poche. Ecco quelle più interessanti:
  • Grafica più user friendly.
  • Migliorata la stabilità.
  • Migliorata la qualità audio.

Spesso capita di trovarci di fronte ad immagini in formato .nrg che è il formato proprietario del famoso programma di masterizzazione Nero disponibile anche per linux. Se non abbiamo installato il programma allora ci può venire in aiuto un semplice comando che convertirà la nostra immagine da formato .nrg in .iso. Basterà infatti aprire il terminale e immettere il seguente comando:

nrg2iso immagine.nrg immagine.iso

In poco tempo, a seconda delle dimensioni dell'immagine da convertire, otterremo la nostra iso pronta da masterizzare.

Dopo 2 mesi dal rilascio della prima beta è stata rilasciata anche la seconda beta di PCLinuxOS 2009 nome in codice N1PTT. Ecco le principali novità:
  • Aggiunta del kernel Kernel 2.6.26.8.
  • Aggiornamenti software: Amarok, Firefox 3.0.4, Thunderbird 2.0.0.17, Open Office 2.4.1, Frostwire, Ktorrent.
  • Il desktop environment predefinito rimane ancora KDE 3.5.10 ma, in futuro, gli sviluppatori aggiungeranno fra i repository anche KDE 4.0.

Raramente i sistemi Gnu/Linux si bloccano in modo inesorabile ma, quelle poche volte che ciò accade, potrebbe essere utile riavviare in maniera automatica la macchina. Tale funzione è particolarmente utile per riavviare macchine remote rimaste bloccate. Per impostare questa opzione ci basterà accedere, durante la fase di boot, al nostro bootloader LiLo o Grub e passare al kernel la direttiva panic=n.
La lettera n indica il numero di secondi superati i quali il sistema verrà riavviato. Se utilizziamo programmi di monitoraggio dobbiamo impostare un numero di secondi sufficienti in modo da permettere al programma di generare dei file di log e consentirci quindi di individuare l'errore cha ha determinato il crash del nostro sistema.

Microsoft ha rilasciato l'ultima versione del suo WGA precisamente la 1.8.32.0 e, come sempre, è già stato aggirato il sistema di protezione. Per per installare il crack che ci consentirà di effettuare l'aggiornamento tramite Windows Update, la procedura non è cambiata. Basterà infatti estrarre l'archivio in una qualsiasi cartella ed eseguire il file installer.bat. Riavviamo infine il sistema.


 

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