Da qualche giorno è disponibile sulla rete torrent un'immagine iso di una build RTM di Windows Vista contenente il tanto atteso SP1. Ecco le principali novità:
Il SP1 è certamente “sostanzioso”. I miglioramenti apportati al sistema sono suddivisi in HotFix e Security in diversi ambiti: dal multimedia (per esempio è stato risolto il bug che impediva di scollegare correttamente l’iPod da iTunes su Vista) alla Shell del Dekstop. Elencarli tutti sarebbe impossibile, ma certamente è possibile fissare alcuni punti di riferimento sui miglioramenti più importanti.
1. Desktop Shell Sono migliorate le performance di sistema sulla visualizzazione dei thumbnail dei file condivisi. Precedentemente, ogni volta che un utente accedeva al thumbnail di un file, Vista doveva caricare estrarre e memorizzare in cache il thumbnail relativo. Ora invece il sistema tenta prima di tutto di utilizzare il file thumbs.db creato eventualmente da altri utenti con un significativo risparmio di tempo e risorse.
2. E’ migliorato il sistema di copia e la velocità di estrazione dei file compressi, così come anche il sistema di trasferimento di grandi quantità di file sulla medesima unità disco e il trasferimento di file di grandi dimensioni (sopra i 100 Megabyte)dalla rete sul disco fisso in locale. Velocità incrementata anche del 30% se la copia dei file era già stata effettuata durante la sessione in corso.
3. exFAT Certamente uno dei miglioramenti più significativi riguarda il file system exFAT e quindi la gestione delle unità FAT (FAT12/16 e FAT32).
ExFAT in sostanza non ha più la limitazione in lettura e quindi vede anche i file superiori ai 4 GB e non ha nemmeno più il limite della formattazione a 32 Gigabyte. exFAT inoltre permette una maggiore interoperabilità tra sistemi operativi e device.
4.File System NTFS Ora è decisamente più difficile perdere i dati memorizzati sulle unità removibili formattate NTFS, lo si può provare facilmente provando a scollegare un’unità USB su cui si stanno ancora scrivendo dei dati. Nel momento in cui la periferica viene scollegata si chiude anche la finestra dell’applicazione aperta e si ritroveranno i dati salvati all’accesso successivo
5. FileBackup La “vecchia” versione di Vista non consentiva di creare copia di backup dei file EFS (Encrypting File System, un componente del File System NTFS già presente in Windows 2000 e nelle versioni successive di Windows – ma non in Xp Home), ora con il SP1 installato questo è possibile, e il salvataggio delle chiavi è lasciato comunque al buonsenso dell’utente.
6. Deframmentazione di singole unità Ora l’utility di Defrag presenta all’avvio la possibilità di scegliere su quali volumi operare grazie al bottone Select Volumes in modo da evitare di attivare la procedura anche su quei drive che non richiedono la deframmentazione e per i quali addirittura sarebbe da evitare in un determinato momento.
Se l’utente ha interrotto inavvertitamente un processo di deframmentazione programmato in corso è possibile ripristinarlo dal punto di interruzione.
7. Mount Manager (MountMgr) A questo componente è demandata l’assegnazione delle lettere assegnate a ogni volume (dischi e unità di altro tipo). Una volta che una lettera è assegnata da Mount Manager a un drive, esso viene registrato in un apposito database nel registro di sistema. Succede però, per esempio, che se una chiavetta USB è stata mappata la prima volta con una lettera particolare la volta successiva, quando sarà collegata di nuovo, tenterà di riutilizzare la medesima lettera. Ma se un’unità di rete è stata mappata con una lettera precedentemente occupata da un’unità USB quest’ultima potrebbe non essere visualizzata e risultare inutilizzabile (a meno che non si possa intervenire manualmente con i privilegi di amministratore). La nuova versione di Mount Manager risolve questo problema e assegna automaticamente all’unità USB la prima lettera disponibile.
8. Microsoft Data Access Component (MDAC) Si tratta di un miglioramento che riguarda prevalentemente gli utenti interessati alla migrazione di applicazioni ADO/OLEDB da piattaforme x86 a quelle a x64: la procedura ora è stata notevolmente semplificata.E’ previsto il supporto a 64 bit OLEDB su ODBC e MSDASQL è installato come provider OLEDB di default per piattaforme X86.
9. Profili utente MoveUser.exe è sostituito dal nuovo User Profile WMI Provider che consente in pratica di mappare un utente locale come nuovo account in un dominio. Gli amministratori di rete possono gestire i profili utente con un semplice script e allo stesso modo posso cambiare la proprietà di un profilo tra account. E’ una funzione utile se si prevede di migrare un gruppo di utenti da un dominio a un altro.
10 Implementato IMAPI 2.0 E’ possibile masterizzare tracce multiple di boot su un unico supporto EFI/UEFI. Quindi da un unico supporto è possibile il bootstrap sia di Windows Xp, sia di Vista.
11 Implementato (in via preliminare) il supporto per lo standard wireless IEEE 802.11n. Un utente di Windows Vista quindi ora può collegare al sistema operativo un device che utilizza questo standard e avere accesso a un network compatibile. La caratteristica è facilmente verificabile dalla finestra “Connect to a network”. Se un access point supporta IEEE 802.11a e un altro 802.11n e entrambi fanno riferimento allo stesso nome di rete, la rete viene indicata come del tipo “802.11an”
12. Multihoming Nella documentazione relativa al SP1 con questo termine si fa riferimento a una macchina o un device che si collega a uno o più network attraverso interfacce diverse (anche senza fili). Dopo l’installazione del SP1 dovrebbe essere più facile procedere nella selezione dinamica della rete quando entrambe le possibilità (con e senza fili) sono presenti, eliminando la possibilità di collegamenti attraverso l’interfaccia meno veloce dovuti a una non corretta misurazione della velocità.
13. BitLocker in Windows Vista BitLocker supporta esclusivamente la crittografia del volume che ospita il boot del sistema operativo. Con il SP1 di Vista invece le funzionalità di BitLocker sono estese sono solo ai volumi di sistema ma anche a quelli di dati, secondo le preferenze degli utenti. L’utente dovrà sempre attivare BitLocker sul volume di sistema e solo successivamente potrà attivare la protezione dei dati. Lo sblocco di BitLocker nel volume di sistema, sblocca anche i volumi di dati.
Altri miglioramenti riguardano il framework della diagnostica di rete, l’implementazione del supporto per i suffissi di dominio in DHCPV6 e del protocollo SSTP, per eliminare parte delle limitazioni nelle connessioni VPN su protocollo PPTP e L2TP/IPsec.
Descrizione novità tratta dal sito vnunet.
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